La diagnosi dell’OSAS nel bambino
Si scrive osas, si legge Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (obstructive sleep apnea syndrome).
E’ una malattia attenzione spesso sottovalutata, colpisce in media il 3% dei ragazzi in età evolutiva, oltre che gli adulti.
Questa malattia ha un sintomo: il bambino russa,“spesso” o “ogni notte” (“russatori abituali”)”, secondo la Società italiana di pediatria (Sip), “fino al 21% dei bambini, mentre la prevalenza dei disordini respiratori del sonno colpisce i bambini piu’ grandi in età scolare tra l’1% e il 6%; le conseguenze di questa patologia possono essere molto serie, già nell’infanzia se il disturbo non viene diagnosticato tempestivamente e la malattia trattata . Nella diagnosi di questa malattia sono diversi i professionisti coinvolti e l’odontoiatra è uno di questi perche’ ha la possibilità di evidenziare il problema delle apnee notturne, ponendo semplici domande al bambino e ai genitori, così da capire se necessario compiere un approfondimento, soprattutto in presenza di sintomi correlati al russamento o alle apnee, come lo scarso rendimento scolastico o l’iperattività».
Un bambino che respira male, che russa e ha le apnee può andare incontro ad alterazioni di organi e funzioni molto importanti (aumento della pressione e disfunzioni cardiache, ridotta ossigenazione del cervello, in particolare della corteccia prefrontale, perdita significativa delle performance sia nell’ambito dell’attenzione, sia in quello della capacità di orientamento), sviluppando sintomi di iperattività e deficit di apprendimento che poi rimangono per sempre. A queste si somma l’accumulo di peso, sindromi metaboliche e dunque complicanze che si manifesteranno da adulto con un bagaglio di danni ormai consolidati».
L’odontoiatra, in particolare l’ortodontista, ha un compito molto delicato nel percorso di diagnosi di questa patologia che una volta individuata però», raccomanda la dottssa. Villa, “va trattata con un approccio multidisciplinare come il pediatra o il neurologo secondo le linee guida ministeriali».