Blog

Impianti dentali: sono pericolosi?

Buongiorno pazienti, amici,

prendo spunto da ciò che è capitato qualche giorno fa alla nota conduttrice Mara Venier con la sua disavventura odontoiatrica. Sapete tutti che la showgirl si è sottoposta ad impianto osseo e dopo 5 giorni ha dovuto rimuoverlo per una sospetta paresi facciale. Conoscendo il personaggio, ovvio che la notizia abbia avuto un clamore mediatico enorme sui social, web e giornali.

Ma facciamo chiarezza, cercando di semplificare.

  1. L’intervento implantologico è a tutti gli effetti un intervento chirurgico, che nella maggior parte dei casi presuppone un esito straordinariamente favorevole.
  2. Quello che è capitato a Mara Venier, «paresi facciale con sospetta lesione al nervo» è un evento raro. Le statistiche (secondo i dati riferiti dall’Associazione Nazionale Dentisti Italiani) parlano di meno dell’1% dei casi.
  3. Nell’osso mandibolare decorre infatti il nervo alveolare inferiore. E’ un nervo sensoriale. Il suo danneggiamento si traduce nella sensazione della permanenza dell’anestesia, o di ridotta sensibilità dell’area. Anche in caso di estrazione dei molari ci sono, raramente, anestesie permanenti del labbro e della parte interna della lingua.
  4. Prima degli interventi, per agire in sicurezza, si deve fare una TAC in 3D, un’analisi computerizzata che aiuta a scegliere l’impianto e la distanza dell’impianto osseo dal decorso del nervo. Tuttavia, nonostante la competenza del professionista, possono verificarsi micro-lesioni ai nervi. È una delle complicanze possibili!!!
  5. Ci possono essere a) lesioni da strappo: come nelle estrazioni degli ottavi o denti del giudizio, sono permanenti. Più o meno estese, se non si risolvono nell’arco di qualche mese bisognerà ricorrere alla microchirurgia; b) lesioni da compressione: quando si fa un impianto si creano delle emorragie ossee nel sito e si crea compressione sul nervo sottostante con anestesia. Se dopo qualche giorno non passa, spesso basta decomprimere “svitando in su” l’impianto e si risolve quasi immediatamente il problema.
  6. Infezioni: a volte l’impianto si infetta, si gonfia la zona, esce pus (subito antibiotici), pulsa la guancia e il male è notevole. Spesso il paziente “sputa” l’impianto con sollievo della zona.
  7. Ultimo: c’è il dolore cronico, come il dolore neuropatico trigeminale post-traumatico (PTNP). Questo è secondario al posizionamento dell’impianto e, su questo aspetto, non ci sono soluzioni se non una terapia mirata del trigemino.

Ecco spiegata l’importanza di un impianto fatto bene.

Non affidatevi a chi promette “tutto subito, entri al mattino ed esci alla sera e vai a mangiare con tranquillità”. Non fidatevi delle “garanzie a vita”, del “tutto compreso” e di chi non vi spiega per iscritto nel dettaglio la cura, non vi dà un prospetto scritto in copia e non vi fa firmare un consenso che non solo vi tutela ma che è anche una polizza assicurativa riconosciuta… di tutto quello che può andar male!!
I costi ci sono e non fidatevi di chi promette 2 al prezzo di uno, dilazioni a 20 anni e soprattutto degli studi all’estero che non sono coperti dalla legge italiana!!!

LA SALUTE E’ UNA. LA SALUTE E’ VOSTRA. I PROFESSIONISTI SIAMO NOI.

Smile

ANDREA dott. CAPROTTI
ILARIA dott.ssa CAPROTTI