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Bambini e Covid-19: il ruolo del dentista nella diagnosi

Gentili pazienti, amici,

se da un lato gli anziani e i pazienti immunocompromessi manifestano maggiormente i sintomi sostanziali da infezione da COVID-19, i bambini e gli adolescenti con COVID-19 generalmente sono asintomatici e soffrono solo di lievi disturbi respiratori.

All’inizio.

Tuttavia si sta verificando una nuova allarmante tendenza nelle infezioni pediatriche dai 3 anni i 20 anni (le nuove versioni del virus COVID-19 sono molto più aggressive e colpiscono i giovani) e l’associazione tra COVID-19 e la reazione immunologica giovanile post-virale si trasforma in sindrome infiammatoria multisistemica nei bambini (MIS-C).

Definita MIS-C dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) negli Stati Uniti, questa sindrome colpisce pazienti di età inferiore a 21 anni ed è caratterizzata da:

  • febbre per 5 giorni a 38° fissa nel 100% dei casi iniziali.
  • nella metà dei casi si presentano labbra rosse o gonfie e nel 10,6% con manifestazione orale urente e lingua a fragola (la lingua si presenta gonfia con macchie rosse in rilievo su sfondo bianco o rosso). In questo caso però bisogna che il dentista si accerti che non si tratti di scarlattina o di risposte immunitarie da allergia o malattie sistemiche tipo la KD.
  • nei casi più gravi si ha diarrea (38%), vomito (50%) , tosse (17%) rinorrea (6%) e forte irritabilità del piccolo paziente (18%).
  • alcuni bambini presentano anche delle linfoadenopatie del collo e della nuca e rash sistemico (12%).

Il dentista deve eseguire un tampone orofaringeo al bambino in studio e, se confermata la positività, appoggiarsi ad un ospedale urgentemente per seguire il protocollo COVID regionale, con tamponi molecolari e prelievo del sangue (dove spesso il bambino manifesta una PCR elevata E POSITIVA AL VIRUS e VES, anch’essa elevata, nel 90% dei casi).

Conclusioni
Dai dati di questa revisione, che devono trovare conferma in altri lavori analoghi, si può concludere che la presenza di alterazioni orali od orofaringee può essere un indicatore precoce di MIS-C e dovrebbe essere considerato un campanello d’allarme di MIS-C nel contesto dell’infezione da COVID-19.

E’ probabile che l’incidenza di MIS-C aumenti nel tempo (proprio per le varianti del COVID in evoluzione) e che gli odontoiatri possano svolgere un ruolo “sentinella” nella prevenzione e diagnosi precoce mandando i loro pazienti presso strutture specifiche ospedaliere. Negli USA, in uno studio su 150 piccoli pazienti positivi al SARS-COV-2, 47 di essi erano affetti delle manifestazioni di MIS-C con tutti i sintomi sopra descritti.

Smile

ANDREA e ILARIA CAPROTTI

 

Per approfondire
Halepas S, Lee KC, Myers A, Yoon RK, Chung W, Peters SM. Oral manifestations of Covid-2019-related multisystem inflammatory syndrome in children: a review of 47 pediatric patients. JADA2021:152(3):2028

 

 

 

 

 

 

 

 

Andrea Caprotti, Ilaria Caprotti, Giuseppina Cattaneo e tutto lo staff.